SENZA TITOLO

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DifficoltĂ DifficoltĂ : bassa
Tempo di preparazionePreparazione: 0 minuti
Tempo di cotturaCottura: 0 minuti

Preparazione

Forse faremo e alla fine convincendoci una peperonata di quelle che scottandoli tutti innanzitutto i pomodori in un’acqua bollente pelatandoli deseminandoli dividendoli. Forse. Forse e o oppure. Un pasticcio di spinaci di quelli che pulendoli ririririririripetutamente e lessatandoli ma e e solo con la sola acqua rimasta ma aderente e aderita loro dal lavaggio insieme ad una ma sola manciata di sale. Quindi. Ma e e forse. Oppure. Le patate all’occhio, prima gli ingredienti che sono ovviamente patate di grandezza che fu media e ma si rimpicciolì – il freddo, l’acqua, le stagioni e soprattutto l’inesperienza – poi aspettando le uova che furono e sono metà – in numero, per numero – delle patate, insieme per sempre al burro ma e per pochissimi grammi quasi gramminininini. Il sale e le fettine – in numero delle patate, ugualissime le stesse – di mozzarella. In qualche modo lavando le patate come la faccia, o insieme, di primo mattino, senza spogliarsi, e una cottura di quelle del primo sole, sulla piastra del forno già caldissimo da una vita, per gradi centottantanovanta all’ora, a e ma solo circa un’ora. (Ma è con il tempo il tempo appunto che intanto mi confondo perché se ci fosse volesse più tempo io poi non saprei dove e o come prenderlo non sono certo di quelli che perde nel frattempo tutto il tempo intanto rassodando le uova nell’acqua che si bollì prima fredda per farla riraffreddare.)

Salvo Basso, poeta, vive a Catania.