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  • GRISONI
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Preparazione

La focaccia sulla gratella,el fogasì sö la gradela, il più semplice tra i dolci della mia infanzia, veniva preparato sulla spiaggia delle lavandaie, in riva al lago, alla fine del grande bucato.

Il dolce veniva cotto sopra ceneri sotto le quali covavano gli ultimi carboni rimasti dal fuoco acceso sotto il grande paiolo,la paröla, nella quale erano state messe a candeggiare, con un sacchetto di cenere, le lenzuola, nel grande rito collettivo, prima dell’avvento della lavatrice. La ricetta precisa delfogasìè di Ester, la zia di generazioni di bambini, che ci teneva a bada lontano dal fuoco con la promessa del dolce finale:farina bianca, se la ghé; farina zalda, se la ghé; söcher, se ’l ghé; n’öf, se ’l ghé; oio, se ’l ghé; ’na ponta de lievit, se ’l ghé; ’na gratadina de limù, en spisighi de sal .Tutto ciò che non c’è è sostituibile: in mancanza di farina bianca si può utilizzare pane raffermo bagnato nel latte o in acqua, in mancanza di farina gialla si può utilizzare della polenta avanzata, in mancanza di zucchero si può utilizzare il miele o la marmellata, se manca l’uovo basta tenere meno tenero l’impasto, se manca l’olio si può utilizzare lo strutto, o il burro, se manca il lievito si può utilizzare il bicarbonato, la grattatina di buccia di limone può essere sostituita da quella d’arancia, ed è facoltativa; il pizzico di sale si deve mettere solo se non è stato utilizzato pane, o polenta, che lo contengono già. Anche le braci sono sostituibili con il fornello di casa e al posto della graticola, può essere utilizzata la padella della frittata: si perde così, però, il profumo della legna. Irrecuperabile è la fame generata dai giochi e dall’attesa festosa di un dolce in un tempo in cui le «merendine» erano una fetta di pane e marmellata o un frutto.

 

Franca Grisoni, poeta, vive a Sirmione.