SPECIAL GORNI GREEN TEA

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Preparazione

Quando ero molto giovane ed avevo tante fidanzate così carine, mi accadde di ricevere in regalo per non mi ricordo quale genetliaco, un generoso pacco di tè che era così grosso che riuscivo appena a tenerlo sotto braccio. Era un tè strano, la cui pezzatura non avevo mai visto. Non era la solita che conoscevo, a filini scuri sottili, o a sbriciolatura di foglie secche, come mi aveva abituato la Twinings. Era invece composto da tante palline color verde muffa, che solo dopo essere state immerse nell’acqua si rivelavano essere grandi foglie intere e appallottolate. Ero entusiasta di questo regalo e gongolavo del fatto di averne a disposizione una così grande quantità. Ma prova una volta, prova due volte arrivai presto alla conclusione che quel tè aveva un sapore così delicato ma così delicato che non sapeva proprio di nulla, e il fatto poi che fosse così tanto, mi mortificava così tanto che mi sembrava di aver compiuto gli anni per niente. Guarda mò che dovevo togliermi questo sentimento.

Pensa che ti ripensa, fai diverse prove, diverse mescole, finché un colpo di fulmine mi illuminò, et voilà.

Bisogna fare così:

prendi un pentolino piccolo e basso, quello che di solito usi per farti l’uovo al tegamino, lo metti sul fuoco e dentro uno o due cucchiaini di tè verde a pallini.

Accanto hai già messo l’acqua a bollire. Ecco... la ricetta. Il tè verde a pallini va semplicemente tostato, senza farlo bruciare. Il punto giusto è quando comincia a muoversi, a srotolarsi, in quel momento si diffonde anche un buon odore di tostatura, lo agiti nel padellino muovendo il manico con maestria, come se dovessi girare la frittata. Vedrai che questo è più facile, poi lo getti nell’acqua bollente e spegni subito il fuoco. Le palline sfrigolano e fanno un poco di schiumina bianca, è la reazione fra il secco della tostatura e l’acqua. Sempre i contrari che si uniscono fanno una qualche reazione, lo sappiamo tutti no? Tu fai finta di nulla e copri la teiera. Dopo qualche attimo il tè è pronto, ed è il miglior liquore che abbia mai bevuto. Provate per credere.

P.S. Il paccone di tè andò calando a vista d’occhio. Da allora ho ricomprato molti altri sacchetti di tè a pallini che ho mescolato nel medesimo vaso di vetro. Sono sicuro che nel mio vaso c’è ancora qualche pallina del tè che mi regalò quella giovane fidanzata, ma questo non lo dico alla Zeffi.

 

 

Mario Gorni, gallerista, vive a Milano.