PEPERONATA ESTIVA

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Preparazione

Dalla porta della grande cucina - mobili di legno, grande antico camino, due finestre d’angolo che danno sul giardino e sulla vista ravvicinata delle montagne - filtrava a volte, durante l’estate, il profumo inconfondibile della peperonata.

La nonna Elena, alta, bellissima, vestita austeramente di scuro, sapeva cucinare molto bene. Noi giocavamo sempre in giardino, ma qualche volta, o per il maltempo o per il caldo eccessivo, restavamo nell’atrio al primo piano enorme, inondato di luce, freschissimo, e qui il gioco preferito era «leopardo mangialardo»: uno di noi stava all’interno della decorazione circolare al centro del pavimento lucido, e gli altri lo istigavano a ruggire, cercando di non farsi raggiungere dalle sue zampate. Grande eccitazione, grande paura, mascherata dalle risate.

 

In una casseruola mettete due cucchiai d’olio di oliva e poche fettine di cipolla, fate scaldare, non friggere, e aggiugete peperoni gialli verdi e rossi, tagliati a strisce sottili; si aggiunge il pomodoro fresco sminuzzato e qualche foglia di basilico e salvia, anche una foglia di alloro, purché fresca. Si lascia cuocere con il coperchio per circa mezz’ora.

 

 

Donatella Caprara Riva, artista, vive a Milano.